Cosa ha reso unica la civiltà islamica?

La civiltà islamica ha mantenuto un rapporto perfetto con il suo Creatore, ponendo il legame tra il Creatore e la Sua creazione nel giusto contesto. Al contrario, altre civiltà umane non ci sono riuscite: hanno disconosciuto Allah, associando alla Sua adorazione e credenza creature a Lui inferiori e attribuendoGli caratteristiche che non si addicono alla Sua maestà e dignità.

Il vero musulmano non confonde civiltà e urbanizzazione. Egli adotta un approccio moderato nel modo di trattare idee e scienze e distingue tra:

L'elemento della civiltà: rappresentato dagli aspetti dottrinali, logici e intellettuali, dai valori comportamentali e morali.

L'elemento dell'urbanizzazione: rappresentato dai risultati scientifici, dalle scoperte materiali e dalle invenzioni industriali.

Il vero musulmano trae un insegnamento dai tali scienze e invenzioni in linea con la sua fede e i suoi valori comportamentali.

La civiltà greca credeva nell'esistenza di Allah, ma negava la Sua unicità e la Sua capacità di apportare benefici o di scacciare i mali.

La civiltà romana, inizialmente, si allontanò dal Creatore. Dopo l’adozione del cristianesimo, però, Lo associò a divinità, poiché le loro credenze erano contaminate da pratiche pagane, come l’adorazione degli idoli e delle forze della natura.

La civiltà persiana pre-islamica non credeva in Allah, adorava il sole e si prostrava al fuoco, considerandolo sacro.

La civiltà hindu ha abbandonato l'adorazione del Creatore e ha adorato invece un dio creato, rappresentato nella Trimurti, composta da Brahma il creatore, Vishnu il conservatore e Shiva il distruttore.

La civiltà buddista si allontanò da Dio, il Creatore, e prese Buddha come loro divinità.

La civiltà sabea era tra i Popoli del Libro, ma negò l’esistenza del loro Signore e adorò i pianeti e le stelle, fatta eccezione per alcune sette monoteiste menzionate nel Nobile Corano.

La civiltà faraonica raggiunse il monoteismo in parte e venerava Dio durante l’era di Akhenaton; tuttavia, continuò a credere nell’incarnazione di Dio e nella Sua somiglianza con alcune creature, come il sole. Inoltre, l’incredulità raggiunse il massimo quando il Faraone dichiarò la propria divinità e si autoproclamò legislatore supremo durante l’epoca di Mosè.

La civiltà araba abbandonò il culto del Creatore per adorare gli idoli.

La civiltà cristiana negò l’assoluta unicità di Allah associandoGli Gesù e sua madre Maria, adottando la dottrina della Trinità basata sulla credenza in un Dio unico, ma manifestato in tre persone (il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo).

La civiltà ebraica si allontanò dal suo Creatore e creò il proprio dio, considerandolo una divinità nazionale. Adorarono il vitello e attribuirono a Dio nei loro libri caratteristiche umane non degne della Sua natura.

Le civiltà passate sono perite, mentre le civiltà cristiana ed ebraica si sono trasformate in civiltà irreligiose, ossia il capitalismo e il comunismo. A causa dei loro metodi di trattare con Allah e con la vita, in termini di credo e pensiero, queste civiltà sono considerate arretrate e non avanzate, contraddistinte dalla brutalità e dall'immoralità, nonostante abbiano raggiunto dei livelli elevatissimi di progresso culturale, scientifico e industriale; elementi che, tuttavia, non sono sufficienti a valutare l’avanzamento di una civiltà.

Il vero criterio di progresso civile si basa sulla prova logica e su un concetto sano di Allah, dell’uomo, dell’universo e della vita. Inoltre, la civiltà autentica e sublime è quella che conduce a una comprensione corretta di Allah e del Suo rapporto con la Sua creazione, permettendo all’uomo di conoscere l’origine della sua esistenza e il suo destino, ponendo questa relazione nel giusto contesto. In conclusione, la civiltà islamica è l’unica civiltà avanzata tra tutte queste civiltà, semplicemente perché ha realizzato l'equilibrio necessario. [179] "Isā’at ar-Ra’smāliyyah wa ash-Shuyū‘iyyah ila Allāh" di Dr. Ghāzi ‘Ināyah.

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